Ultima modifica: 15 Maggio 2017

Sportello d’ascolto

Il progetto qui di seguito descritto si pone in continuità con le attività di sportello d’ascolto svolte nel corso degli anni scolastici 2014-2015 e 2015-2016, periodi durante i quali lo sportello è stato ampiamente utilizzato secondo modalità che dimostrano come esso sia correttamente percepito dall’ utenza scolastica quale un servizio rivolto non solo ai singoli allievi, ma altresì ai gruppi-classe considerati nella complessità delle loro dinamiche relazionali, al personale docente e non docente, alle famiglie degli alunni.

Le attività di ascolto rivolte agli utenti saranno effettuate seguendo il metodo del colloquio psicologico, in un’ottica di empowerment, ossia considerando il richiedente come portatore non di deficit, ma di risorse psicosociali da riattivare e, di conseguenza, indirizzandolo verso un’attiva comprensione ed analisi del proprio vissuto e delle problematiche portate all’attenzione dello psicologo. Potranno altresì essere attuate rilevazioni – tramite strumenti validati nel contesto italiano – su dimensioni psicologiche particolarmente cruciali in (pre)adolescenza, quali, fra le altre, autostima, predisposizione ad attuare comportamenti a rischio, mentalizzazione del corpo e conseguente immagine corporea, responsività empatica.

Inclusi nel progetto, si prevedono due incontri serali aperti alla partecipazione dei genitori ed incentrati su tematiche (de definirsi più dettagliatamente in seguito) relative alla gestione delle dinamiche relazionali in ambito scolastico e familiare.

Metodologia

  • SPORTELLO D’ASCOLTO A CADENZA SETTIMANALE 

Destinatari: studenti (singoli e gruppi-classe), insegnanti, genitori, personale non docente. 

Obiettivi e metodo:

Lo sportello si pone gli obiettivi di:

  • monitorare eventuale situazioni a rischio;
  • dare sostegno alla formazione della personalità dei ragazzi;
  • offrire consulenza, collaborazione e (in)formazione agli insegnanti;
  • offrire sostegno alle famiglie attraversate da difficoltà relazionali, fornendo consulenza psicologica in merito allo sviluppo dei figli ed al rapporto genitori-figli.

In sintesi, l’attivazione di questo servizio sarà un’occasione per i ragazzi:

  • di ascolto;
  • di accoglienza e accettazione;
  • di sostegno alla crescita;
  • di orientamento;
  • di informazione;
  • di gestione e risoluzione di problemi/conflitti.

Rispetto ai genitori, lo sportello sarà volto al potenziamento delle capacità genitoriali e delle abilità comunicativo – relazionali.

Per quanto riguarda il personale della scuola, lo sportello potrà rappresentare l’ occasione per fornire tanto specifiche indicazioni psicopedagogiche da integrare nelle attività curriculari, quanto strumenti di gestione del conflitto con gli alunni ed i colleghi.

Tutti i colloqui saranno condotti dallo psicologo operatore con la tecnica del counseling, che consiste nell’ aiutare i soggetti ad interpretare in modo corretto una situazione, ad individuare i comportamenti utili per fronteggiare una certa difficoltà e a prendere responsabilmente decisioni. 

I contenuti di ogni colloquio sono strettamente coperti dal segreto professionale. Tuttavia, se dovessero emergere delle aree-problema su cui si ritenesse cruciale intervenire dal punto di vista educativo – preventivo, lo psicologo fornirà alla Scuola opportune indicazioni per promuovere strategie di prevenzione – intervento.

Parte delle ore di presenza dello psicologo a scuola potrà essere destinata a svolgere interventi sui gruppi- classe, a seconda delle specifiche esigenze che essi presenteranno nel corso dell’anno scolastico. Le specifiche soluzioni adottate saranno concordate e discusse con il Dirigente scolastico e con gli insegnanti, in un’ottica di supporto, di miglioramento del clima-classe e di sostegno delle fragilità dei singoli alunni in quanto membri di un gruppo.

Obiettivi delle attività gruppali:

  • stimolare un buon clima classe;
  • promuovere relazioni positive;
  • stimolare la discussione il confronto positivo all’interno del gruppo classe, sollecitando la riflessione;
  • migliorare la qualità delle relazioni, delle interazioni e delle comunicazioni esistenti tra pari e con i docenti;
  • potenziare le capacità di problem solving e le abilità sociali dei ragazzi (empatia, cooperazione, negoziazione …);
  • favorire un maggior senso di responsabilità e consapevolezza rispetto all’utilizzo di Internet e delle nuove tecnologie;
  • prevenire e/o individuare eventuali situazioni a rischio;
  • intervenire in caso di episodi problematici che hanno coinvolto il gruppo-classe;
  • fornire ai docenti nuovi strumenti di lavoro. 

Qui di seguito, si tratteggiano alcuni esempi di problematiche che potranno essere affrontate nel contesto dello sportello.

ALUNNI
insuccesso scolastico, perdita di motivazione, ansia da prestazione riferita a prestazioni scolastiche, difficoltà relazionali con i docenti, difficoltà nel rispetto delle regole di convivenza nel contesto della classe;

  • coinvolgimento in episodi di bullismo e cyberbullismo;
  • relazioni familiari disfunzionali;
  • relazioni problematiche con il gruppo dei pari;
  • comportamenti a rischio (ad es. condotte alimentari devianti).

DOCENTI
difficoltà nella gestione dei gruppi-classe;
difficoltà relazionali con gli altri attori del contesto-scuola.

FAMIGLIE
difficoltà relazionali con i figli (ad es. conflittualità derivante dalla fatica e/o incapacità di ottenere il rispetto delle regole).

GRUPPI-CLASSE
presenza di dinamiche relazionali aggressive, con alunni prevaricati e/o fatti oggetto di manovre di esclusione (anche tramite i social networks).